venerdì 27 maggio 2011

Gli ebrei italiani e il PdL

Lunedì 16 Maggi 2011 23:34 Paola Canarutto

16 maggio 2011

Ho tirato un respiro di sollievo, a vedere i primi risultati per le amministrative. Che almeno il Nord Italia cominci ad avercene abbastanza, di Berlusconi e soci?
Tuttavia, per quanto riguarda le questioni israeliano-palestinesi, è inutile sperare che, con il PD più vicino a posti di potere, qualcosa cambi. Se Napolitano è in visita ufficiale in Israele proprio mentre questo ammazza manifestanti disarmati, il nostro presidente della repubblica nulla obietta. Berlusconi, credo, si sarebbe comportato esattamente allo stesso modo.
Il sostegno del PD a Israele (e più in generale alle politiche USA) è noto. Ma ai filo-israeliani d'Italia non basta. Sempre meglio Berlusconi, 'ragionano'.

Le estreme destre, di ogni popolo e Paese, tendono a far fronte comune. Quasi nulla ferma questo sforzo ad associarsi. Fino al '41 il gruppo ebraico sionista Lehi, considerando prioritario combattere i britannici, cercava attivamente di cooperare allo sforzo bellico della Germania nazista. Per gli ex combattenti del Lehi, lo stato ebraico ha istituito un'onorificenza; tra l'altro, era appartenuto al Lehi uno dei primi ministri di Israele, Yitzhak Shamir.
Ingenua come sono, mi aspettavo che le comunità ebraiche esprimessero qualche presa di posizione ufficiale, quando il nostro presidente del consiglio ha raccontato una barzelletta antisemita feroce. Nossignore. L'Unione delle comunità ebraiche italiane non ha preso le distanze nemmeno quando nel PdL ha preso la parola un Ciarrapico, un antisemita così privo di senso del pudore da esprimersi senza riserve. Non bastava.
Per queste elezioni amministrative, il PdL ha messo in lista a Napoli un hitleriano dichiarato. Allo scopo evidente di raccogliere voti di pari suoi.
Il presidente della comunità ebraica di Napoli ha consigliato di non votarlo. L'hitleriano, non la lista di cui fa parte.
Moked, il sito ufficiale dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, il giorno prima delle elezioni amministrative si dilettava di libri, etica medica e consimili amenità. Consigliare ai correligionari di non votare un partito che ha fra le sue file dei neonazisti, questo no.
L'importante, si sa, è che Berlusconi sostenga Israele. Poiché, diretto da Israele in Cisgiordania, ha dichiarato di 'non aver visto' il Muro, l'Unione delle comunità ebraiche passa sotto silenzio che nei ranghi ufficiali del suo partito ci siano pure hitleriani dichiarati.
Un noto detto antisemita sostiene che gli ebrei siano intelligenti. Non è solo antisemita: è pure falso. Gli organi direttivi degli ebrei italiani, non contenti di vedere lo Stato che si dice 'ebraico' in prima linea nel controllo coloniale di una parte importante del mondo, ed il rischio concreto di antisemitismo da parte dei colonizzati che ne consegue, neppure reagiscono nel caso in cui il partito che governa l'Italia esprima, per bocca di suoi rappresentanti, opinioni non solo antisemite ma pure hitleriane. Cretini, sono.

dott. Paola Canarutto, di Rete-ECO (Rete degli Ebrei contro l'Occupazione)

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