giovedì 26 giugno 2014

LETTERA AL SINDACO DI NAPOLI

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URGENTE!
Sindaco di Napoli sig. de Magistris
Assessori della Giunta del Comune di Napoli
Consiglieri del Consiglio Comunale di Napoli
Gentile Sindaco di Napoli.
Gentili Assessori
e
Consiglieri del Comune di Napoli,



La nostra città è gemellata con le due città palestinesi di Nablus e di Ramallah recentemente a lutto per l’uccisione di loro giovani figli e teatro di durissime incursioni militari israeliane, che sono state da più parti considerate «punizioni collettive",vietate dalla quarta Convenzione di Ginevra. Ramallah sta piangendo
Ahmed Sabarin di 21 anni ed Ahmed Arafat di 19 anni del campo profughi di Jalazon e Mohammed Tafiri di 30 anni. Nablus ha seppellito
Ahmed Saaed Al Saud Khaled,del campo profughi di Ein Beit
al-­‐Mai (a ovest di Nablus) di 27 anni.
Napoli, città  gemella, non può tacere di fronte al loro lutto ed alla tragedia che le ha investite. I raid, rastrellamenti dell'esercito israeliano anche in queste due città hanno sparso con la morte, anche distruzione materiale, terrore ed angoscia. Dopo il presunto rapimento il 12 giugno di due coloni israeliani nell'area C, a totale controllo israeliano, della città di
Al-­‐Khalil, Hebron, le forze israeliane hanno messo a ferro e fuoco la Cisgiordania, sequestrando, tra gli altri, bambini anche sotto i 12 anni, donne, 5 giornalisti e11 membri del Parlamento Palestinese, portando così a 24 il numero dei parlamentari palestinesi imprigionati nelle carceri israeliane. Molti di essi sono trattenuti in «detenzione amministrativa» cioè senza capo d'accusa. Durante questa cosa detta «Operation
Brother’s Keeper” l’esercito israeliano ha preso a bersaglio città, villaggi, proprietà private, scuole,
università come la Bir Zeit University e centri medici come il Al-Sadaq Medical Society di
Betlemme, ha raso al suolo case, danneggiato o distrutto attrezzature e suppellettili, sequestrato computer. Bombardamenti su Gaza, violando gli accordi di cessate il fuoco stipulati con l’Egitto il 21 novembre
2012, sono di nuovo stati effettuati più di 15 raid aerei e tra le vittime anche due bambini di 7 e 5
anni. http://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/us-academics-condemn-barbaric-israeli-raidspalestinian-
universities
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Mentre circa 200 prigionieri politici palestinesi portavano avanti il loro sciopero della fame, giunto
al 63esimo giorno (all’alba del 25/6 sciopero cessato per 63 prigionieri), contro l’infamia della
“detenzione amministrativa” (senza capo d’accusa, rinnovabile senza limiti di sei mesi in sei mesi),
i media italiani si distoglievano dai campionati mondiali per condannare la misteriosa scomparsa
dei tre giovani coloni israeliani, ma non certo quella, contemporanea e per nulla misteriosa, perché
termina nelle prigioni israeliane, di oltre 500 palestinesi di tutte le età, anche minori di 12 anni (a
seguito di questa operazione sono più di 250 i bambini palestinesi nelle carceri israeliane
http://www.infopal.it/il-numero-di-bambini-palestinesi-nelle-carceri-israeliane-supera-i-250/) né
per parlare dei motivi che spingono questi prigionieri a privarsi del cibo, fino allo sfinimento ed a
rischio della vita, con una coraggiosa lotta nonviolenta. Se essere città sorelle non significa dar voce
l’una all’altra nel momento della prova e del bisogno, in che cosa consiste questa “sorellanza”?!
Nablus e Ramallah condividono con tutto il popolo di cui sono parte le ferite che in questi giorni si
aggiungono alle abituali umiliazioni e violazioni di diritti e sarebbe ben debole e vile legame quello
che non lo riconoscesse, deprivandole della loro identità.
L’associazione palestinese di diritti umani e di sostegno ai prigionieri, Addameer, fa sapere di aver
documentato finora 104 nuovi ordini di detenzione amministrativa. http://nenanews.
it/cisgiordania-samer-al-issawi-di-nuovo-carcere/#sthash.GcvKa81o.dpuf
Samer Issawi, prigioniero senza accusa che ottenne la libertà e di tornare alla sua Gerusalemme,
rifiutando la deportazione, grazie ad uno sciopero della fame di otto mesi, è stato nuovamente
sequestrato dalle forze israeliane, che dall’inizio di quest’anno hanno imprigionato anche la sorella
avvocato Shireen, in sciopero della fame.
Vi chiediamo di manifestare alle amministrazioni delle due città di Nablus e di Ramallah i sentimenti di fratellanza e di vicinanza della cittadinanza della città di Napoli in tali inaccettabili circostanze che si configurano come «punizione collettiva» contro la cittadinanza di Nablus e di Ramallah e di presentare loro il nostro cordoglio per le vittime loro concittadini e connazionali. Vi chiediamo di levare forte la voce della nostra città medaglia d'oro della Resistenza, contro il reiterarsi delle violazioni dei diritti umani della popolazione palestinese e in particolare contro il sequestro di oltre 500 palestinesi effettuato a partire dal 12 giugno ad oggi 23 giugno, l'uccisione di 9 palestinesi, chiusure, rastrellamenti e raid, distruzione e vandalizzazione di abitazioni private e sedi di servizi medici ed Università. Vi chiediamo di sollecitare il governo ed il Parlamento italiani di farsi interpreti presso il governo israeliano delle istanzedi giustizia e legalità che da decenni l'ONU sostiene presso Israele, e che rimangono ancora disattese.
http://www.paxchristi.it/?p=8843
.
Vi chiediamo di sostenere la richiesta deklle organizzazioni palestinesi indirizzata a Catherine Ashtonil 21 giugno
http://www.addameer.org/etemplate.php?id=702
-E­‐perchè© l’UE esprima una forte condanna di queste punizioni collettive. Richieda il rilascio dei palestinesi detenuti arbitrariamente, inclusi quelli in detenzione amministrativa. Richieda che israele prontamente investighi secondo gli standard della legalità internazionale e consideri anche le uccisioni di palestinesi, inclusi Ahmad Sama’da eMahmoud Jiahd Mohammad Dudeen;
-Chieda a israele di appellarsi all'Avvocatura Generale per chiarire a tutti gli ufficiali della sicurezza che la tortura è assolutamente proibita.

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Vi chiediamo di accogliere la richiesta dei prigionieri palestinesi che hanno
effettuato uno sciopero della fame di 63 giorni contro l’obbrobrio giuridico della“detenzione amministrativa”, facendo vostra la loro richiesta e proponendo al Governo italiano di sostenerla presso il Governo
israeliano.
http://www.addameer.org/etemplate.php?id=703
Vi chiediamo di chiedere a Parlamento e Governo italiani di sospendere gli Accordi di cooperazione militare con
Israele Stato belligerante e che viola le Convenzioni di Ginevra sulle popolazioni civili sotto occupazione militare.
Vi chiediamo, in fine, di sostenere la richiesta del movimento pacifista e del movimento BDS per la revoca della consegna degli aerei d’addestramento militare M346 Aermacchi ad Israele, poichè©essa viola la legge italiana 185/1990, che vieta all’Italia di fornire armi a paesi in guerra. Napoli, 25 giugno 2014
Comitato
BDS
Campania
Comitato
Pace,
Disarmo
e
Smilitarizzazione
del
Territorio
–Campania
Confederazione
COBAS
Napoli
Bisca
Gridas-­‐
Gruppo
risveglio
dal
sonno
Pax
Christi
Napoli

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